Piccioni su capannoni e strutture: danni, sicurezza e come prevenire il ritorno

I piccioni su capannoni, strutture industriali e edifici commerciali non sono solo un fastidio. Sono un problema di danni, sicurezza e immagine. E quando diventano “stabili”, il costo cresce mese dopo mese. Il punto è che molti se ne accorgono tardi, perché i piccioni lavorano in alto, fuori dalla vista quotidiana, finché lo sporco e i danni non diventano evidenti. Se gestisci un capannone, un magazzino o una struttura con tetti, pensiline e travi esposte, prevenire è molto più economico che rincorrere il problema.

12/24/20252 min read

I danni più comuni causati dai piccioni

Il primo danno è lo sporco. Le deiezioni si accumulano rapidamente e sono acide. Nel tempo possono rovinare superfici, verniciature, lamiere, grondaie e impianti esterni.

Il secondo danno riguarda le ostruzioni. I nidi e i materiali trasportati dai piccioni possono finire in grondaie e canali di scolo. Questo aumenta ristagni, infiltrazioni e problemi legati all’acqua, soprattutto in periodi di pioggia.

Il terzo danno è legato alla manutenzione. Più sporco significa più pulizie straordinarie, più interventi su strutture e più costi di ripristino. E tutto questo si ripete, finché i piccioni restano.

Il tema sicurezza: perché non è un dettaglio

In ambiente aziendale la sicurezza pesa più del fastidio.

Le superfici sporche di guano possono diventare scivolose e aumentare il rischio di incidenti in aree di passaggio, scale esterne, piattaforme e zone di carico.

Le deiezioni e le piume possono contaminare aree sensibili, soprattutto se ci sono merci, materiali o processi dove l’igiene è importante.

Inoltre i lavori di pulizia in quota e di manutenzione su coperture aumentano il rischio operativo, perché ogni intervento su tetti e strutture richiede procedure e costi aggiuntivi.

Il danno di immagine che molte aziende sottovalutano

Clienti, fornitori e personale vedono subito i segni di trascuratezza. Un ingresso sporco, una pensilina piena di guano o un’area di carico con piume e deiezioni comunica disordine. Anche se l’azienda lavora bene, l’impressione cala.

E quando l’impressione cala, cala la fiducia.

I segnali che indicano che il problema è già avviato

Ci sono segnali chiari da non ignorare.

Presenza costante di piccioni negli stessi punti. Piume e deiezioni su pensiline, travi, lucernari e bordi del tetto. Rumori frequenti al mattino e alla sera. Nidi in punti riparati o vicino a impianti e strutture.

Se i piccioni tornano ogni giorno, hanno già scelto la tua struttura come base.

Perché i rimedi improvvisati non funzionano

Oggetti luccicanti, spaventapasseri o rumori funzionano per poco. I piccioni si abituano. Quando capiscono che non c’è pericolo reale, tornano.

La prevenzione che funziona è quella che rende impossibile o scomodo posarsi e nidificare nei punti critici, in modo duraturo.

Come prevenire il ritorno in modo efficace

Il primo passo è individuare i punti di posa e nidificazione. Il secondo passo è applicare soluzioni adeguate alla struttura e all’uso dell’edificio, senza creare rischi o danni. Il terzo passo è fare un controllo successivo, perché basta lasciare un punto “comodo” per far ripartire tutto.

In molte strutture conviene anche un piano di controlli periodici, soprattutto se la zona è esposta o se ci sono molte superfici alte e riparate.

Come disinpes può aiutarti

Disinpes opera in provincia di Oristano e in tutta la Sardegna con servizi di allontanamento volatili per capannoni, strutture e attività. Il processo è chiaro con sopralluogo, preventivo gratuito, intervento e controllo successivo. Disinpes interviene entro 24–48 ore con soluzioni sicure e a basso impatto ambientale e offre sia interventi singoli sia controlli periodici, per mantenere la struttura protetta nel tempo.

Se vuoi ridurre costi e rischi, agisci prima che peggiori

I piccioni non se ne vanno da soli. Di solito aumentano. Contatta disinpes per un sopralluogo e un preventivo gratuiti e blocca il problema prima che diventi più sporco, più rischioso e più costoso.